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Il Mincio di Virgilio

Nei luoghi natali del Sommo Poeta, dove la natura è rimasta bucolica

In bici         Elevato interesse: flora Elevato interesse: panorama Elevato interesse: storia 

Il Mincio di Virgilio identifica un percorso di interpretazione storico ed ambientale, pensato per esaltare alcuni aspetti di eccellenza del territorio che è posto nell'area protetta del Parco Regionale, nel tratto del basso corso fluviale del Mincio. Lungo il percorso i visitatori sono accompagnati da una serie di architetture inserite nel paesaggio. Si tratta di elementi che hanno la funzione di "porte"/aree di sosta che scandiscono e misurano il percorso ciclopedonale, che va sviluppandosi lungo l'argine. Le architetture funzionano come centri di interpretazione proponendo, come attrattore culturale principale, la figura del poeta latino Virgilio, i cui natali furono proprio ad Andes (ora Pietole di Virgilio). Le architetture divengono il segno che lega idealmente le viste dei luoghi cari al poeta Virgilio al paesaggio fluviale contemporaneo.
Questi oggetti architettonici identificano luoghi, consentono la sosta e supportano ausili didattici che guidano i visitatori alla comprensione e conoscenza di un territorio che regala scorci di straordinaria bellezza.

Un evento di valorizzazione del percorso, evocativo dei tempi del Sommo poeta
Un evento di valorizzazione del percorso, evocativo dei tempi del Sommo poeta
(foto di: Archivio Parco Mincio)
 

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Il progetto realizzato è stato cofinanziato con fondi comunitari e rientra in un più articolato programma dell'Amministrazione Comunale di Virgilio e del Parco Regionale del Mincio.
L'area attorno alla città di Mantova è strettamente legata agli assetti idraulici che nel tempo ne hanno definito i tratti del paesaggio. Le aree in cui si delinea il percorso ciclabile si affacciano sulle valli che riprendono i caratteri lacuali con una conformazione allargata che si assottiglia mano a mano che cresce la distanza dal lago inferiore. L'ambito interno alle arginature è caratterizzato da numerose zone umide originate dalla presenza di specchi d'acqua nati a seguito dell'escavazione dell'argilla. Queste caratteristiche fisiche hanno permesso la formazione di numerosi habitat naturali che rendono il contesto estremamente interessante nell'ambito della tutela della biodiversità. Il corridoio costituito dal fiume è il sedime individuato per un percorso ciclabile di interesse comunitario della rete Eurovelo che il passato ci ha consegnato ricco di memorie e testimonianze materiali, quali siti archeologici, ville patrizie, manufatti idraulici, fortificazioni, antiche vie di comunicazione.

Virgilio
Il nome deriva dal famoso poeta latino nativo di Andes/Pietole (prima Quattroville, ossia le frazioni Cerese, Pietole, Bellaguarda e Olmazzo). Il territorio viene occupato fin dall'età preistorica, come confermano i numerosi reperti di età neolitica e del Bronzo ritrovati. Nel V sec. a.C. rientra sotto l'influenza etrusca grazie al Mincio, via fluviale usata per i commerci. Nel IV sec. l'invasione gallica pone fine ai fiorenti traffici, ma sotto i Romani la zona viene intensamente insediata, grazie alle distribuzioni dei territori ai veterani come compenso dell'aiuto prestato a Roma durante le guerre civili.
Da visitare il Museo Virgiliano e il monumento di Pietole dedicato a Virgilio dello scultore Paganini.

Il Percorso
Dalla via Parma che unisce la città di Mantova a Cerese, l'itinerario si snoda verso le sponde del fiume Mincio consentendo di ammirare i luoghi natali del poeta Virgilio. La prima tappa è costituita dalla porta del "Corriere" che fornisce tutte le informazioni necessarie ad individuare e conoscere le bellezze di questa parte di territorio. Percorrendo circa 2 km si giunge in prossimità dell'imponente forte Napoleonico di Pietole che, affacciato sul fiume, oggi è completamente nascosto da una rigogliosa vegetazione spontanea.
Percorrendo l'argine dopo circa 350 m si incontra un'area di sosta dedicata alle Bucoliche; il testo del poeta Virgilio canta le bellezze della campagna mantovana che in questo punto particolare, è arricchito dalla presenza di dolci dossi fluviali. Alle spalle della piccola struttura si trova la "Vallazza", un importante sito naturalistico di interesse comunitario; l'area naturale è raggiungibile da una strada bianca che si può imboccare dopo aver percorso altri 250 m. L'ingresso alla riserva naturale conduce anche ad un attracco fluviale, ed è collocato in prossimità di un crocevia che consente di scegliere due differenti itinerari. Percorrendo l'argine per 450 m si può ammirare la villa Gonzaghesca la "Virgiliana", segnalata da un'area di sosta dedicata al componimento virgiliano delle georgiche; spingendosi oltre di altri 300 m, è possibile accedere nella parte sud est dell'area naturale della "Vallazza", che in questa parte, offre straordinarie occasioni per ammirare l'avifauna che popola il parco regionale del Mincio. Dal crocevia, scendendo verso sud, si imbocca invece il percorso ciclopedonale che si sviluppa per diversi chilometri giungendo a Governolo e che consente di incontrare luoghi storici di importanza unica; si possono ammirare un parco di archeologia sperimentale legato al villaggio etrusco del "Forcello", l'impianto idrovoro della "Travata", il complesso monumentale della conca del Bertazzolo affacciato sul fiume Po, e impreziosito dalla torre matildica del "Galliano" risalente alla metà dell'XI° secolo.

Bonifica
Mantova ed il suo territorio rappresentano un importante nodo idraulico nell'ambito del lago di Garda e dei fiumi Mincio e Po. Anticamente il Mincio si dirigeva nell'Adriatico senza sfociare in Po, ed è accreditata la tesi che nel 989, a causa di un'alluvione, l'Adige abbia modificato il suo percorso andando ad occupare l'alveo che originariamente era del Mincio, mentre quest'ultimo veniva deviato nel Po. L'alterazione dell'assetto fluviale ha dato origine a problemi di tipo idraulico a Mantova rendendo la zona sensibile ai regimi idraulici del Po. Si deve a Pitentino l'attuale assetto idrografico della città e all'avvento della meccanizzazione la bonifica di ampi territori paludosi.

Testi a cura di Stefano Gorni Silvestrini, architetto progettista degli elementi architettonici del Mincio di Virgilio
Porta delle Georgiche
Porta delle Georgiche
(foto di: Martina Mambrin)
 
La porta del Corriere segna l’inizio del percorso ciclopedonale
La porta del Corriere segna l’inizio del percorso ciclopedonale
(foto di: Martina Mambrin)
 
Porta delle bucoliche, affaccio sul paesaggio agricolo
Porta delle bucoliche, affaccio sul paesaggio agricolo
(foto di: Martina Mambrin)
 
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