Parco del Mincio
(Mantova, 09 Luglio 2016) - Ancora un appuntamento di "Estate alle Bertone" dedicato al 400esimo anniversario dalla morte di Shakespeare, in programma sabato 16 luglio. Per la regia di Federica Restani, la compagnia ARS Creazione e Spettacolo mette in scena "Shakespeare Rooms". Ingresso serale al bosco giardino € 4,00 dalle ore 21.
Meravigliose architetture di stanze e saloni immerse in giardini affascinanti. Queste sono le ville di campagna di antica costruzione. Ogni luogo racconta una storia, ogni storia racchiude un mistero. Quando questo mistero diventa una storia appassionante che prende vita davanti agli occhi degli spettatori in una serata d'estate l'esperienza diventa magica. In un gioco di presenze, racconti e incredibili apparizioni il visitatore verrà trasportato in un coinvolgente spettacolo notturno.
A intessere la storia saranno le trame del grande maestro del teatro William Shakespeare, unite alle particolari vicende e accadimenti legati alla Villa che ospita la performance. Si entrerà in un sogno in cui gli ambienti della villa e dei giardini faranno da set ad una narrazione di grande fascino e suspance. Dialoghi, monologhi e performance corporee tessono la trama di un'indagine profonda ed essenziale, in un gioco allo specchio dove ciò che si vede finisce per riflettere l'immagine che ognuno di noi riconosce propria. Le stanze di Shakespeare, luoghi intimi in cui ognuno di noi finirà per ritrovarsi.
Questi gli attori della performance:
Lucrezia Mazzoli, Teresa Turola, Stefano Peppini, Francesco Alfano, Edoardo Gnoato, Denise Mirandola, Chiara Baruffaldi, Claudia Moietta, Andrea Avanzi, Denise Guerresi, Ilaria Lovo, Ivonne Paltrinieri, Elena Migliari, Marco Scamardi, Maria Sandrini, Beatrice Cotifava, Denny Dondi, Lucia Predari, Monia Patuzzo, Samantha Santiago, Giovanna Granchelli, Isa Bonfà.
"Che capolavoro è l'uomo, così nobile nella ragione, così infinito nelle facoltà e per forma e moto così perfetto e ammirevole, e nell'azione così simile a un angelo, e a un Dio nell'intelletto: lui, la bellezza del mondo, il paragone degli animali... però cosa è questa quintessenza di polvere?"
Un antro oscuro a rappresentazione del mondo intero. Uno spazio dall'architettura lineare a simbolo della complessa struttura dell'universo. Tre spiriti magici come personificazione dell'animo umano, indagato in profondità attraverso le parole del più grande commediografo di tutti i tempi. Prospero, il mago protagonista de La Tempesta, punto di confluenza di tutto il genio shakespeariano, si prepara ora ad un nuovo incantesimo. Con lui Ariel, suo fedele servo, e Puck, lo stravagante spirito del Sogno di una notte di mezza estate. Un trio dalle capacità magiche e trasformiste pronto a mostrare agli spettatori squarci profondi di umanità.
L'incantesimo dà inizio ad un viaggio, letterario e spirituale insieme, che nella continua rappresentazione delle dinamiche psicologiche umane, svela l'uomo a sé stesso. In questa cornice narrativa, si apre una galleria di quadri in cui rivivono passioni, domande, problematiche universali e senza tempo. Nel gioco illusorio realizzato dai tre protagonisti, rivivranno le grandi storie di Amleto, Otello, Macbeth, Re Lear, Romeo e Giulietta, in una mescolanza di parole e vicende immortali. Un percorso per riscoprire cos'è l'uomo, questo misterioso groviglio di polvere pieno di contraddizioni.
L'ordine, il disordine, l'innocenza, la macchinazione, l'inganno, il possesso, la vendetta, il dubbio sono alcuni degli aspetti costitutivi di ogni personalità, capace di azioni alte come di imprese brutali. Dialoghi e monologhi tessono la trama di un'indagine profonda ed essenziale, in un gioco allo specchio dove ciò che si vede finisce per riflettere l'immagine che ognuno di noi riconosce propria.
Le stanze di Shakespeare, luoghi intimi in cui ognuno di noi finirà per ritrovarsi.
Alle Bertone sarà in funzione anche il Bio garden bar, alle luci del crepuscolo prima dell'inizio dello spettacolo sarà possibile effettuare una visita libera al giardino romantico, per osservare le cicogne che nei grandi nidi sulle sommità degli alberi accudiscono i nuovi nati.
