Parco del Mincio
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Contenimento della Nutria

Il programma di contenimento numerico della nutria (Myocastor coypus)

Nel Parco del Mincio gli interventi di cattura della Nutria sono iniziati nel novembre 1994; si é trattato del primo intervento di controllo faunistico della Nutria su larga scala effettuato in Italia, che ha costituito il modello per gli altri interventi partiti successivamente.
Il programma, relativamente complesso come organizzazione, si è interrotto nel 2007, per mancanza di finanziamenti dopo aver raggiunto risultati estremamente positivi sia nel contenimento dei problemi creati dalla Nutria agli ecosistemi naturali, sia nell'attenuazione dei danni alle colture agricole e alle strutture idrauliche. Un esempio di positivo risultato conservazionistico si era avuto nella Riserva Naturale "Valli del Mincio". Qui sembrava praticamente estinta la Castagna d'acqua (Trapa natans), una delle specie vegetali più caratteristiche della zona, a causa del pascolo di Nutria; dopo massicci interventi di cattura la pianta era ricomparsa su estese porzioni di territorio ed è tuttora ampiamente diffusa.

Altri effetti positivi di questi interventi sono stati ben evidenti nel territorio da Pietole e sino alla foce del Mincio in Po, in riva destra del fiume: qui gli abitanti da anni non lamentavano più danni alle colture o agli argini. La cosa è alquanto significativa se si considera la situazione gravissima di questo territorio, completamente invaso dal roditore, prima degli interventi del Parco; in quel periodo le quotidiane e legittime proteste dei residenti, che si trovavano le Nutrie ovunque, con danni ingentissimi, riempivano le cronache dei giornali.
Il modello di gestione del problema Nutria, adottato dal Parco del Mincio dalla fine del 1994 al 2007, aveva trovato sempre maggior interesse da parte di altri Enti deputati alla risoluzione del problema.
Il piano era stato preso a modello, sia nelle modalità di esecuzione che nelle attrezzature adottate, da molte pubbliche amministrazioni e istituti di ricerca in Italia; lo stesso Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, oggi Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, organo scientifico e tecnico di ricerca e consulenza per lo Stato, le Regioni e le Province, lo aveva consigliato a chi richiedeva consulenza.
Il programma attuato nel Parco del Mincio è risultato sicuramente oneroso per l'Ente responsabile ma, per condurre correttamente un programma di gestione faunistica, ampio e complesso come quello della Nutria, occorre investire risorse relativamente anche notevoli.

Dal 1994 al 2007 le catture effettuate sono state circa 16.000.
Responsabile scientifico e coordinatore del progetto Nutria è stato il biologo Cesare Martignoni, che lo ha progettato e attivato insieme allo zoologo Dino Scaravelli.

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