Parco del Mincio
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Il Cormorano

I Cormorani svernanti nel Parco del Mincio

Il Cormorano Phalacrocorax carbo ha iniziato a svernare regolarmente nel Parco del Mincio, con un numero significativo di individui, dall'inverno 1991/1992.
In precedenza erano presenti d'inverno soltanto da poche unità a qualche decina di individui. Vengono riassunti graficamente i censimenti nei due principali roost del Parco del Mincio.
Il conteggi sono stati effettuati dal Gruppo Mantovano di Ornitologia nel mese di gennaio, al tramonto, dopo il rientro di tutti gli individui al dormitorio.

PDF Il principale roost invernale è sempre stato nella Riserva Naturale "Vallazza", a valle di Mantova
Si tratta di una zona umida che si estende ai due lati del Mincio, costituita da stagni e acque aperte poco profonde, soggette a notevoli variazioni di livello legate alle piene del Po.
I Cormorani sostano principalmente su alberi in filare o sparsi di pioppo coltivato e su Salice bianco. Nel tempo il roost si è spostato in varie zone della valle, talvolta anche adiacenti il corso del fiume.
Dal primo inverno 91-92 le presenze serali sono andate rapidamente aumentando, assestandosi già dal 93-94 oltre il migliaio di individui. Il trend non è stato costante, ma si sono alternati incrementi e diminuzioni, con un picco massimo di 1.746 nel gennaio 2004. Negli ultimi anni è il numero di presenze è significativamente diminuito.

PDF Il secondo roost invernale è localizzato, dall'inverno 1996-1997, nella Riserva Naturale "Valli del Mincio", a monte di Mantova
Si tratta di una grande zona umida costituita da vasti canneti percorsi da canali, che si estendono ai due lati del corso del fiume.
I Cormorani sostano su alberi sparsi nella valle, soprattutto nella zona delle ultime praterie a carice esistenti in riva sinistra, nella parte centrale della riserva. Il numero di Cormorani al roost ha presentato un'alternanza di aumenti e diminuzioni, raggiungendo il valore massimo di 684 nel gennaio 2008. Gli individui presenti di sera nei due roost utilizzano solo parzialmente le risorse alimentari delle zone umide circostanti il dormitorio. Di giorno si spargono lungo il corso del Mincio ma effettuano movimenti molto ampi, raggiungendo zone trofiche anche molto lontane, lungo i principali fiumi e probabilmente arrivando, almeno in passato, fino al Garda.
Nel Parco del Mincio, oltre che nelle acque del fiume e nelle zone umide circostanti, pescano spesso nelle varie cave esistenti e nei pochi allevamenti ittici che, se non protetti, possono subire danni anche significativi.

Altri roost minori, talvolta con significative presenze di varie centinaia d'individui, sono localizzati attorno al Mincio a nord delle Valli, tra Rivalta e Massimbona, in riva sinistra del Mincio di fronte al Lago Superiore, nelle zone adiacenti il Bosco della Fontana e lungo il corso inferiore del Mincio, nella zona di Chiavica del Moro.

Cesare Martignoni - maggio 2016

Vallazza, cormorano
(foto di Stefano Mariga)
Valli del Mincio, cormorani
(foto di Stefano Mariga)
Vallazza, cormorano
(foto di Stefano Mariga)
Cormorano
(foto di Cesare Martignoni)
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