Parco del Mincio
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Agricoltura

L'importanza che la Regione Lombardia attribuisce all'agricoltura nelle aree protette è chiaramente espressa nella Lr 30 novembre 1983 n. 86, in quanto considera i parchi regionali come "… aree costituenti generale riferimento per la comunità lombarda, organizzate in modo unitario con preminente riguardo non solo alle esigenze di protezione della natura e dell'ambiente e di uso culturale e ricreativo, ma altresì allo sviluppo delle attività agricole, silvicole e pastorali e delle altre attività tradizionali atte a favorire la crescita economica, sociale e culturale delle popolazioni locali". La stessa legge regionale, poi, classifica il Parco del Mincio come parco fluviale e agricolo, specificando che i parchi agricoli sono "… destinati al mantenimento ed alla valorizzazione dei tipici caratteri ambientali e paesaggistici delle aree rurali e dei loro valori naturali e seminaturali tradizionali, mediante la salvaguardia, la qualificazione ed il potenziamento delle attività agro-silvo-colturali, in quanto funzionali alla tutela, al ripristino, alla valorizzazione delle potenzialità naturali ed estetiche della campagna, nonché alla prevenzione degli effetti nocivi di origine antropica, alla fruizione educativa, culturale, scientifica e ricreativa".

Alcuni degli scopi elencati nell'articolo 4 dello Statuto dell'Ente, peraltro, forniscono ulteriori indicazioni sul tipo di agricoltura da attuare nell'area protetta, stabilendo che il Parco:
  • (1.f) promuove un nuovo approccio all'agricoltura, biologico o ecocompatibile, che sia il volano di un mercato di prodotti di eccellenza e di nicchia, fonte di attrattiva nel sistema turistico economico del Parco, garantendo prioritariamente lo sviluppo delle attività agricole e silvicole e delle altre attività tradizionali atte a favorire la crescita socio-economica delle comunità residenti in forme compatibili con l'ambiente naturale
  • (1.g) progetta, propone, promuove e sostiene forme di ricerca scientifica e di educazione ambientale, tese a far conoscere il territorio del Parco e a favorirne la tutela. Per tali attività si dovrà avere il massimo coinvolgimento di tutte le scuole presenti nel territorio, nonché con Enti di ricerca ed Università, per rilanciare un nuovo rapporto di dialogo con il mondo della scuola per affermare i principi dello sviluppo sostenibile.
Nell'ambito del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco, approvato dalla Regione Lombardia con DGR 28 giugno 2000 - n. 7/193, le norme di tutela ed indirizzo riguardanti l'agricoltura si trovano nell'Articolazione del territorio e nelle Norme di tutela di settore, con particolare riferimento agli articoli n. 22 (Zona destinata all'attività agricola) e n. 30 (Esercizio dell'agricoltura).
 
Visti i richiami alla sostenibilità riferiti allo sviluppo e all'agricoltura, si propongono le seguenti definizioni:
  • Sviluppo Sostenibile: "Secondo la definizione tradizionale, lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che risponde alle esigenze del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie. In altri termini, la crescita odierna non deve mettere in pericolo le possibilità di crescita delle generazioni future. Le tre componenti dello sviluppo sostenibile (economica, sociale e ambientale) devono essere affrontate in maniera equilibrata a livello politico. La strategia per lo sviluppo sostenibile, adottata nel 2001 e riveduta nel 2005, è completata tra l'altro dal principio dell'integrazione della problematica ambientale nelle politiche europee aventi un impatto sull'ambiente." (europa.eu/legislation_summaries/environment/.../index_it.htm).
  • Agricoltura sostenibile: "Il primo requisito necessario a praticare una vera agricoltura sostenibile è la conoscenza del territorio e delle sue risorse, ma anche delle tradizioni culturali della gente che vi abita, il che non è sempre un'operazione così semplice. Deve essere chiaro, infatti, che la parola "sostenibilità", in agricoltura, significa pianificare e praticare il lavoro della terra in modo tale che i suoi obiettivi e i suoi metodi non si scontrino con le caratteristiche specifiche dell'ambiente, ma anzi vadano il più possibile nella medesima direzione. … Il significato di agricoltura sostenibile diventa allora un pochino più chiaro, e può essere ridotto alla regola che per coltivare in modo intelligente le piante è necessario rendere massimo il contributo della natura e minimo quello dell'uomo. Esprimendo lo stesso concetto con parole diverse, si può dire che per fare un'agricoltura equilibrata si devono minimizzare i costi (ambientali, economici, sociali, ecc.) e massimizzare le rese e la conservazione dell'ambiente." (Carlo Modonesi, www.eniscuola.net/it/la-vita/speciali/agricoltura-sostenibile).

Per i temi legati alla gestione dell'attività agricola nelle Aree della Rete Natura 2000, la Regione Lombardia ha attivato uno sportello con l'obiettivo di far conoscere tutte le opportunità offerte dalla Rete e dal nuovo Piano di Sviluppo Rurale.


(foto di Archivio Parco Mincio)
Volta Mantovana, prati aridi
(foto di Stefano Mariga)
Cascinale con veduta di Monzambano
(foto di Stefano Mariga)
Castellaro Lagusello, cascina
(foto di Stefano Mariga)

(foto di Archivio Parco Mincio)
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