Il Parco procede ad apportare una variante al Piano Territoriale di Coordinamento per le ragioni qui sintetizzate:
L'obiettivo principale della variante parziale n. 2 al P.T.C. del Parco del Mincio, in funzione dei disposti di cui alla D.G.R. 1041/2010 è quello di definire l'azzonamento degli ambiti che nello stato vigente sono interessati dalla zona "art. 17 - Riserva Naturale Valli del Mincio in salvaguardia" e dalla zona "art. 17 - Area di Rispetto Riserva Naturale Valli del Mincio in salvaguardia".
Tali ambiti di variante sono attualmente definiti in salvaguardia dal P.T.C. in quanto sono ricompresi all'interno di un perimetro della Riserva Naturale Valli del Mincio non corrispondente a quello della sua delibera di Consiglio Regionale istitutiva (D.C.R. 1739/1984). Tale perimetro, che la Regione ha definito come "errato", risale infatti ad una proposta di ampliamento dei confini della Riserva Naturale il cui iter di approvazione non è giunto a termine. Ne consegue che gli ambiti interessati dall'ampliamento, proposto ma non formalizzato definitivamente, della Riserva Naturale, siano caratterizzati da un azzonamento di salvaguardia e che pertanto devono essere oggetto di variante. questo per definirne una classificazione conforme al P.T.C. con riferimento ai confini della Riserva Naturale Valli del Mincio effettivamente istituita.
La Regione Lombardia nella D.G.R. 1041/2010, pur disponendo in brevi termini temporali il provvedimento di variante per gli ambiti evidenziati, consente tuttavia al Parco del Mincio di valutare anche la possibilità di proporre una modifica dei confini della Riserva Naturale con specifica procedura ai sensi dell'art. 12 della L.R. 86/1983 s.m.i., separata da quella della variante al P.T.C.
Avviso di deposito e convocazione 2 conferenza di VAS (246 Kb)
Messa a disposizione dei seguenti elaborati:
- Relazione illustrativa e schede ambiti di variante (2,6Mb)
- Cartografia PTC vigente (3,5Mb)
- Cartografia PTC variante (3,5Mb)
- Rapporto Ambientale (7,4Mb)
- Sintesi non tecnica (4,6Mb)