Il piccolo lago di origine glaciale di Castellaro Lagusello ha costituito sin dal Neolitico un polo di attrazione del popolamento; i primi insediamenti stabili risalgono tuttavia all'Età del Bronzo, quando sulle sponde occidentale (fondo Tacoli) e orientale (fondo Pezzalunga) dell'invaso sorsero due abitati su palafitta, oggetto di parziali indagini archeologiche.
L'abitato di fondo Tacoli, recentemente inserito nella lista dei Siti Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO, si sviluppò all'inizio della Media Età del Bronzo e venne frequentato ininterrottamente fino a fasi avanzate dell'Età del Bronzo Recente (XVI - XIII sec. a.C.).
L'edificazione del villaggio fu preceduta da un complesso intervento di bonifica, realizzato attraverso un'articolata struttura costituita da tavoloni orizzontali, pali - plinti e materiali inerti; di straordinario interesse è risultato il rinvenimento anche di parte del tavolato ligneo sul quale erano poste le abitazioni.
Le variazioni stilistiche delle ceramiche provenienti dall'insediamento ne documentano le diverse fasi di vita: al vasellame raffinato di colore nero, talora lucidato, caratteristico delle prime produzioni si sostituiscono gradualmente recipienti più grossolani e a impasto chiaro databili al Bronzo Recente.
L'attività metallurgica è testimoniata da manufatti e strumenti di lavorazione mentre i numerosi vaghi in ambra nordica, le perline di stagno e alcuni oggetti in metallo attestano contatti con culture d'oltralpe.
Per quanto concerne il sito di località Pezzalunga, l'apertura di sondaggi esplorativi ha sinora solo permesso di documentare la presenza di un ulteriore esteso insediamento coevo all'abitato di fondo Tacoli.