Il territorio di Sustinente viene occupato già in età romana come attestano sparsi resti archeologici e il toponimo derivato da Septingente, anche se la tradizione locale lo fa derivare dal sostgnent "sostegno", legandolo alle chiaviche per l'afflusso delle acque del Po. Il villaggio sorse attorno all'anno Mille grazie alle bonifiche della terra donata dalla marchesa Matilde di Canossa ai frati di San Benedetto di Polirone.
Interessante la parrocchiale del borgo di Sacchetta, dove il Mincio sfocia nel grande Po, dedicata a San Girolamo, sacerdote e dottore, e alla "Madonna dell'Annunciata", ricostruita nel 1756 sulle chiese precedenti devastate dalle piene del Po e dalle battaglie. Sul fronte opposto della statale si erge il Palazzone (o villa Mazocchi), dalla facciata merlata con torretta, della seconda metà dell'800. Della stessa epoca, ma di linee neorinascimentali, è la corte Palazina. Ma la residenza di maggiore prestigio è la villa Guerrieri Gonzaga, eretta attorno al 1650. Intorno ci sono altre corti coeve, in una delle quali nacque monsignor Luigi Martini, confortatore dei Martiri di Belfiore.
A Sacchetta si trova la conca sostegno di navigazione più grande d'Italia, colossale manufatto che collega il canale Mantova-Venezia (ex Fissero Tartaro Canalbianco) con il Po: ha una larghezza 12,3 metri, una lunghezza di 225 metri, il salto è di 4 metri.