(Mantova, 16 Febbraio 2019) - Arriva a 316 il numero di cicogne nate lungo il Mincio da quando è stato attivato dal Parco del Mincio il progetto di reintroduzione della specie e la cronistoria del via vai che si è registrato negli ultimi 25 anni nel territorio del medio Mincio è appassionante e ricca di curiosità.
Ci sono progetti scientifici, come quelle di reintroduzione di una specie faunistica in un territorio nel quale era stata presente in un passato lontano, che richiedono anni prima di potersi dire affermati con successo. Il progetto che vede il suo fulcro alle Bertone, dove sono ospitate decine di cicogne che hanno la funzione di richiamarne altre, selvatiche, in transito sui cieli italiani, può oggi definirsi un valido contributo di biodiversità: oggi le splendide cicogne bianche volano, si alimentano, nidificano e in alcuni casi svernano con successo nei cieli di Lombardia.
Il lavoro svolto in questi anni dal Parco del Mincio si racconta in numeri: 316 le nuove cicogne "made in Mincio".
Ma assieme ai numeri a impressionare sono le storie e tutto ciò che è accaduto negli anni è stato scrupolosamente seguito dal biologo direttore scientifico del progetto, Cesare Martignoni, che ha consegnato proprio in questi giorni al Parco le sue relazioni di risultato. Un "diario di bordo" nel quale, dal 1997 a oggi, si trovano storie incredibili.
Come le decine di piccoli di cicogna caduti negli anni da nidi abbattuti da forti raffiche di vento, che sono stati raccolti, curati e rimessi in libertà dallo stesso Martignoni.
Come i riscontri dei viaggi di ritorno di diverse cicogne e i loro incredibili spostamenti.
Come quello di un piccolo nato nel 2008 che dopo appena 34 giorni uno di loro è stato avvistato a 642 chilometri di distanza, nel Salernitano a Sottano-Capaccio.
"E' l'immagine di un mondo che non ha confini - commenta il presidente del Parco del Mincio Maurizio Pellizzer -. E' la dimostrazione che professionalità, passione e coinvolgimento possono costruire esperienze importanti" .
Di qui sono passate cicogne selvatiche inanellate arrivate da Faenza, da Treviso, dalla Svizzera, dall'Alsazia, da Strasburgo e dalla Germania. Da qui hanno preso il volo per decine di mete in Europa e in Africa. Un patrimonio di tutti, a tutela di una magnifica specie, tutelata in Europa dalle direttive emanate per conservazione delle specie selvatiche a rischio.
Questo il contributo che fino ad ora il centro di reintroduzione cicogna bianca di Goito ha dato al pianeta.
Nel 2014, 2015, 2016 e 2018 si sono svolte alcune liberazioni programmate che si è scelto di effettuare con la partecipazione del pubblico, accompagnate da momenti di festa.
Per saperne di più sul Centro Reintroduzione Cicogna bianca di Goito (Mantova, Bertone): www.parcodelmincio.it/pagina.php?id=30