(Mantova, 13 Aprile 2018) - Con EcoSustain il Parco del Mincio ha attivato una azione di monitoraggio da satellite della qualità delle acque attraverso quattro boe multiparametriche. L'ancoraggio e installazione sono iniziati ieri in luoghi strategici e siti della Rete Europea Natura 2000 (le Riserve Naturali Valli del Mincio e Vallazza e i laghi di Mantova) per l'analisi e la valutazione delle dinamiche che interessano il corso d'acqua. La misura in continuo dei principali parametri di qualità dell'acqua permetterà di implementare un alert-system in grado di rilevare condizioni di criticità (anossia, surriscaldamento, sversamenti accidentali, …) e far attivare da parte degli enti gestori azioni di rimedio quali ad esempio l'aumento delle portate, spedizioni di indagine sito-specifiche, ecc. E' un ulteriore passo verso una gestione smart del fiume Mincio, in cui diversi attori di un medesimo "tavolo virtuale" mettono in campo azioni mirate per salvaguardare quantità e qualità delle acque del Mincio, così da contrastare l'interrimento delle Valli, conservare e tutelare biodiversità, flora e fauna, ecosistemi.
"Attraverso il progetto EcoSUSTAIN, Interreg Med che coinvolge altri quattro paesi europei e nel quale l'Italia è rappresentata dall'azione portata avanti dal Parco del Mincio – spiega il presidente Maurizio Pellizzer - con l'installazione delle sonde multi-parametriche il Parco del Mincio dà attuazione ad una delle azioni previste dall'Accordo di Programmazione Negoziata denominato Contratto di Fiume Mincio".
Parametri e punti di installazione sono stati scelti con il supporto scientifico dell'Università di Parma e le operazioni di installazione hanno richiesto l'utilizzo di un camioncino con lo sbraccio idraulico , l'entrare in acqua con lo scafandro, il supporto di imbarcazioni del Parco, la ripulitura di aree da rovi.