Quali problemi determina
La specie é una realtà problematica di molti fiumi e laghi italiani così come di altre nazioni europee e di buona parte degli Stati Uniti meridionali.
Il pesante impatto sugli ecosistemi dove si inserisce, i gravi danni alle colture agricole e le problematiche derivanti dall'escavazione di tane nelle opere di contenimento idraulico, nonché i possibili rischi di ordine sanitario sono i problemi che hanno indotto il Parco del Mincio ad un serio approccio ad un programma di contenimento, attuando in Italia il primo piano di controllo della specie su vasta scala.
Se si esclude la possibilità, non ancora dimostrata, di trasmissione di malattie l'animale non é pericoloso per l'uomo; generalmente é tranquillo, pacifico e non aggressivo, anche se alcuni suoi atteggiamenti di difesa possono incutere timore.
La sua lunga storia di convivenza con l'uomo lo rendono molto confidente, tanto da lasciarsi avvicinare molto spesso fino a brevissima distanza. Occorre tuttavia ricordare che, se messo alle strette, può diventare di una certa pericolosità, per la potenza del suo morso.
E' inoltre opportuno evitare di bagnarsi con acque in cui la specie é molto numerosa, per il potenziale pericolo di infezioni.
Argine distrutto da tane di Nutria
(foto di Cesare Martignoni)