In un ex castello idraulico affacciato sulla zona umida, il Parco del Mincio ha realizzato un punto di avvistamento avifauna (apertura per gruppi su prenotazione - contattare Parco del Mincio 0376/391550) dotato di installazioni didattiche. Sono possibili percorsi a piedi e/o in bicicletta lungo la strada sterrata che circonda il sito e che conduce all'argine del Mincio.
La Zona di Protezione Speciale (ZPS) e Zona Speciale di Conservazione (ZSC) Chiavica del Moro si sviluppa su una superficie di circa 25 ettari nei comuni di Mantova e Roncoferraro, tra il Canale Bianco e il Mincio.
La componente arborea della vegetazione è costituita essenzialmente da boschetti di Salice bianco, Pioppo bianco, Pioppo nero ed ibrido ed Olmo campestre, mentre la componente arbustiva è dominata dal falso indaco. Lungo le scarpate dello stradello Tirolo si è formata una fascia arboreo-arbustiva composta da Olmo campestre, Biancospino, Sanguinella, Sambuco, Acero campestre e Spincervino, specie rara in provincia di Mantova. Sulle rive dei bacini d'acqua compaiono cariceti di carice stretta, mentre tra la vegetazione acquatica è presente la Lenticchia d'acqua e l'Erba pesce. Sono presenti specie vegetali palustri e acquatiche, alcune delle quali rare o a rischio di estinzione.
Nel sito sono presenti 20 specie di Uccelli di interesse comunitario, di cui 3 nidificanti; sono inoltre presenti altre 91 specie di uccelli tra stanziali, migratrici e svernanti. Da segnalare in particolare i vari aironi coloniali (Airone bianco maggiore, Garzetta e Airone guardabuoi) e il Martin pescatore. Nel sito è presente un dormitorio notturno di Ardeidi coloniali (Garzetta, Airone bianco maggiore e Airone guardabuoi) su alcuni alberi della zona. Nei siti è anche presente la Testuggine palustre, specie di rettile di interesse comunitario. Tra le 66 specie di invertebrati censite, è da ricordare la Licena delle paludi.