L'itinerario cicloturistico si snoda all'interno del Parco del Mincio; si sviluppa principalmente su percorsi arginali (lungo le sponde dei laghi a ridosso della città, lungo il corso del basso Mincio, attraverso la riserva naturale della Vallazza), su piste ciclabili e per brevi tratti su strade ordinarie.
Non presenta particolari difficoltà: è completamente pianeggiante o con dislivelli assai contenuti. Il fondo è principalmente asfaltato con parti sterrate e con scarsa ombreggiatura nei tratti extraurbani. Occorre prestare particolare attenzione ad alcuni attraversamenti di strade a moderato traffico e ad alcuni percorsi urbani.
Tracciato: Partendo dalla stazione ferroviaria di Mantova, si prende a sx la ciclabile lungo via Pitentino, si scende e si svolta a dx per percorrere tutta la passeggiata che gira attorno a Mantova costeggiando il lago di Mezzo e il lago Inferiore, fino all'insenatura di Porto Catena. Si procede quindi a sx lungo via Trieste, e in prossimità dell'attraversamento pedonale, si svolta a sx per via Mario Cardone. Da qui si sale sull'argine, si gira a dx e poi, subito dopo il parcheggio, si svolta a sx sullo sterrato e si prosegue per vicolo Maestro fino ad incrociare via Diga Masetti. Attraversata la strada, si percorre per un brevissimo tratto via Lodovico Ariosto, si prende il sentiero sterrato sulla sx per accedere ai giardini pubblici Baden Powell. Attraversati i giardini, si imbocca il sottopassaggio di via Brennero, si mantiene la dx e, dopo aver percorso il lungo viale alberato di strada Bosco Virgiliano, si gira a sx prima del semaforo per percorrere viale Learco Guerra. Oltrepassata la zona sportiva, si prosegue dritto, il fondo diventa ghiaiato, e la strada sale sull'argine del Mincio con vista sulla Riserva Naturale della Vallazza. Al termine della strada si scende dall'argine, si imbocca sulla sx uno stretto sentiero in terra che attraversa un paesaggio caratterizzato dalla fitta vegetazione spontanea dell'area umida e dai fossati difensivi dell'antico forte Napoleonico di Pietole. Dopo lunghi periodi di pioggia, che provocano l'innalzamento delle acque del lago, questo sentiero può risultare in parte impraticabile: si consiglia in questo caso di non imboccare via Learco Guerra ma di attraversare all'incrocio semaforizzato via Parma e poi via Visi, per imboccare sulla sx la ciclabile che scorre parallela alla strada provinciale SPexSS62 e percorrerla in direzione Cerese di Virgilio.
Appena passato l'hotel, si gira a sx e si imbocca la strada del Corriere, prima asfaltata e poi con fondo ghiaiato, fino in prossimità del Forte di Pietole, dove si raccorda con l'itinerario principale. Si procede lungo l'argine verso Pietole Vecchia (Andes) e, oltrepassato sulla sx il porticciolo turistico, si svolta a dx percorrendo la strada comunale fino all'incrocio dove si attraversa la strada (girando a dx si arriva all'imponente Corte Virgiliana mentre a sx si raggiunge l'abitato di Pietole Nuova) e si imbocca via Argine Fossetta che, fiancheggiata l'area di sosta e parco giochi (indicazione parco Archeologico - EuroVelo 7), diventa ad uso esclusivo dei cicloturisti. Proseguendo sempre dritto lungo la ciclabile con direzione di Bagnolo San Vito si costeggiano i canali Fossetta e Fossato Gherardo, si lambiscono il Parco Archeologico del Forcello, che sorge intorno ad un importante abitato etrusco e dove è possibile effettuare una visita degli scavi, e l'abitato di San Biagio. Raggiunto Bagnolo San Vito, all'incrocio con via Roma, si prosegue dritto lungo la ciclabile che corre parallela al canale, fino al bivio con via Gradaro; oppure si può svoltare a dx, percorrere via Roma, attraversare la strada provinciale SPexSS413 e girando prima a sx, e poi a dx, imboccare la pista ciclabile protetta a lato della strada provinciale SP54, per raggiungere l'abitato di San Giacomo Po dove salire sull'argine del Po (ciclovia 2s). Oppure all'incrocio con via Gradaro, si può girare a sx e dirigersi verso l'impianto Idrovoro Travata, dove svoltato a dx, si percorre il sentiero sterrato esistente sulla sommità dell'argine del Mincio; in alternativa è possibile proseguire diritto lungo la strada comunale via Gradaro e, seguendo il nastro asfaltato, raggiungere l'argine del Mincio dove raccordarsi con il percorso proveniente dall'impianto Idrovoro Travata.
Da qui si percorre l'argine in direzione Governolo e si prosegue, prestando molta attenzione all'attraversamento della strada provinciale SP33, sempre dritto su via Bevilacqua mantenendo sempre il Mincio alla propria sinistra.
Giunti ad un trivio è possibile svoltare a sx per accedere a Governolo, di cui si vede l'inconfondibile sagoma della grande torre a sezione quadrata, superare il ponte sul corso principale del Mincio e poi, dopo una doppia curva, oltrepassare un secondo ponte che passa sopra al canale navigabile (qui è possibile osservare la conca di sollevamento). Se invece al trivio si prosegue diritto, percorrendo l'argine destro del Mincio, che descrive un ampio arco e che, dopo circa 2 km, diventa argine sinistro del Po, si raggiunge l'abitato di Correggio Micheli; in alternativa se si svolta a dx e, poi subito dopo, ancora a dx, si percorre via Ontano, una piccola strada dal tracciato sinuoso formatasi dai depositi del fiume Mincio, fino a Correggio Micheli. Da qui si prosegue sempre dritto sull'argine sinistro del Po, passando sotto il ponte di S. Benedetto Po, in direzione San Giacomo Po dove si incrocia il percorso proveniente da Bagnolo S. Vito. Ciò costituisce una valida alternativa per percorrere un percorso anulare e ritornare a Mantova, oppure si può proseguire il viaggio restando sempre sull'argine sinistro e destro del Po e arrivare a Borgoforte, e poi a Sabbioneta, per poi raggiungere i territori di Cremona e Parma… e proseguendo lungo il fiume giungere fino a Torino.