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Il Serraglio: le terre tra Mincio e Po

Il Mincio e la Guerra - Itinerario n. 4

In bici In auto         Elevato interesse: storia 

Mantova, che nelle acque del fiume Mincio ebbe fin dalle origini la sua principale difesa, dal XIII secolo fu ulteriormente protetta dal cosiddetto Serraglio, un'ampia estensione di territorio compresa fra il lago Superiore, i corsi dei fiumi Mincio e Po e i canali Osone Nuovo e Fossaviva, regolata da un complesso sistema di chiaviche, fossati e torri, che, in caso di estrema necessità, poteva essere inondata dalle acque del Mincio e del Po, in modo da cingere la città di Mantova di un'ulteriore difesa alle spalle del lago Paiolo. Prezioso baluardo naturale e straordinaria dimostrazione di come l'acqua potesse costituire un insostituibile elemento di difesa, il Serraglio fu protagonista d'ogni guerra nella storia mantovana.

Lunetta Frassino, veduta d'insieme del ridotto interno
Lunetta Frassino, veduta d'insieme del ridotto interno
(foto di: Claudia Bonora Previdi)
 

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Da vedere
L'itinerario storico-naturalistico percorre i confini dell'antico Serraglio, vero simbolo della potenza gonzaghesca ed elemento fondamentale all'interno del più complesso sistema difensivo della città di Mantova. Consente di visitare architetture militari, manufatti, monumenti e luoghi teatro di scontri e battaglie che hanno scritto alcune tra le più significative pagine della storia militare del XVIII e XIX secolo. Partendo dal piazzale di Porta Giulia si possono vedere i resti della cinquecentesca Cittadella di Porto, avamposto fortificato che a lungo costituì la difesa del ponte-diga dei Mulini, che oltre a consentire l'accesso alla città costituiva un'opera idraulica fondamentale per il sistema di regolamentazione dei laghi. Si procede quindi lungo la pista ciclabile del parco periurbano per raggiungere le ottocentesche lunette di Fossamana e Frassino, realizzate a potenziamento del fronte orientale della fortezza, e la rocchetta di Sparafucile, ciò che rimane delle antiche fortificazioni del borgo di San Giorgio che un tempo sorgeva all'estremità orientale dell'omonimo ponte. Attraversato il ponte di San Giorgio si raggiunge la zona detta "di San Nicolò" caratterizzata dai sedimi dell'ex cimitero militare e da frammenti della cinta muraria che per secoli definì l'immagine della città chiusa, compatta, della citta-fortezza. Si giunge quindi all'imponente forte di Pietole, che si affaccia sul Mincio avvolto da una fitta vegetazione, iniziato dai francesi di Napoleone, su progetto del generale François de Chasseloup-Laubat, e portato a compimento dagli austriaci durante la prima metà del XIX secolo. Proseguendo lungo l'argine di Mincio, si raggiunge Governolo dove si trova la conca del Bertazzolo e il Museo del Fiume. Proseguendo lungo l'argine del Po si raggiungono le località di Borgoforte, dove è possibile visitare il forte Centrale, e Motteggiana con i resti del forte Noyeau, parti della doppia testa di ponte realizzata del genio militare asburgico sul Po per garantire il passaggio sul grande fiume, integrare le difese della fortezza di Mantova e più in generale per difendere l'estremo confine sud occidentale dell'Impero. Si procede quindi in direzione di Curtatone e Montanara, territorio teatro e memoria di importanti avvenimenti della storia risorgimentale. Qui è possibile visitare il monumento dedicato a tutti gli studenti universitari morti tra il 1848 e il 1945, a Montanara la chiesa parrocchiale dell'Immacolata Concezione dov'è conservata una palla di cannone nel punto di caduta, il monumento ossario della battaglia del 29 maggio 1848, il cippo a ricordo di un ufficiale austriaco e la lapide con i nomi dei caduti il 29 maggio 1848. Ritornando verso Mantova in località Belfiore un monumento e un cippo, ad opera dello scultore Pasquale Miglioretti, ricordano i patrioti risorgimentali qui giustiziati tra il 1851 e il 1855. L'attraversamento del ponte - diga dei Mulini consente infine il ritorno a Cittadella.

Descrizione
L'itinerario, che per il primo tratto si snoda all'interno dei confini del Parco del Mincio, si sviluppa su ciclovie, strade arginali e strade ordinarie scarsamente trafficate.

Condizioni del percorso
L'itinerario si snoda per una lunghezza di circa km 71.6; è completamente pianeggiante o con dislivelli assai contenuti. Il fondo è prevalentemente asfaltato ma con tratti anche sterrati non brevi. Nei percorsi arginali vi è una scarsa ombreggiatura. Assenti i punti di rifornimento d'acqua fuori dai centri abitati. Può essere percorso a tratti tenendo conto dei collegamenti fluviale Governolo - Mantova e Grazie - Mantova e del collegamento ferroviario Borgoforte - Mantova con biciclette al seguito.

Tracciato
Partendo da piazza Porta Giulia, si segue strada Montata poi la ciclovia del circuito Parco urbano di Mantova (ciclovia 1s.a) fino alla rocchetta di Sparafucile passando per la lunetta Fossamana. Attraversando via Legnago (SS 10) e mantenendo la sx, lungo strada Cipata è possibile deviare per la frazione Frassino (deviazione km 1.0), mentre mantenendo la dx e seguendo la ciclovia in direzione di Mantova (ciclovia 1d) si costeggiano il ponte di San Giorgio e il lago di Mezzo fino all'attraversamento pedonale di piazza Arche. Si procede quindi lungo piazza Arche, via Pomponazzo e via Trieste fino all'attraversamento pedonale all'altezza di via Cardone. Si procede quindi lungo la via, si sale sull'argine e si svolta a dx; dopo il parcheggio si svolta a sx sullo sterrato, seguendo vicolo Maestro fino ad incrociare via diga Masetti; attraversata quest'ultima si imbocca per un brevissimo tratto via Ariosto da dove si accede, attraverso un sentiero sterrato, ai giardini pubblici Baden Powell. Attraversati i giardini si imbocca il sottopassaggio di via Brennero; usciti si svolta subito a sx lungo uno stretto sentiero sterrato che nel primo tratto costeggia via Brennero e poi si snoda tra la vegetazione a ridosso della Vallazza. Poco prima della discesa per il canile si svolta a sx lungo il secondo sentiero e si procede, superando prima la discesa che collega al Bosco Virgiliano e poi il depuratore, fino all'incrocio con via Guerra; qui si mantiene la sx e si prosegue fino alla fine dell'argine sterrato (ciclovia 1d). Si svolta quindi ancora a sx lungo il sentiero in discesa che attraversa una zona umida; usciti dal bosco si mantiene la sx e si procede su via Argine Mincio (ciclovia Destra Mincio EV7) poi via Mincio e successivamente via Bevilacqua che dopo aver incrociato via Dosso (SP 33) consente di raggiungere Governolo. Da qui si prosegue lungo via Po Barna in direzione Correggio Micheli, allontanandosi dal Mincio e arrivando al Po (ciclovia Sinistra Po EV8). Al rotatoria di Correggio Micheli si mantiene la sinistra e si procede lungo via Molinara; passati sotto il ponte della via Romana nuova (SS 413) si procede fino al bivio con via Argine Po che si percorre fino all'incrocio con via Po San Giacomo-San Nicolò; si svolta a dx e si prosegue in direzione dell'abitato di San Giacomo Po. Si prosegue quindi in direzione San Nicolò Po che si raggiunge poco dopo essere passati sotto il ponte della A22. All'ingresso del paese si svolta a sinistra lungo via Argine San Nicolò, in seguito via Argine Po. Si prosegue lungo via Arginelli in direzione Boccadiganda e successivamente lungo via Fornace in direzione Borgoforte. Qui, in prossimità della ferrovia, si svolta a sx lungo la SP 54, quindi a dx sottopassando il tracciato ferroviario. In prossimità della stazione ferroviaria si svolta ancora a sx lungo via Roma; in piazza Matteotti si svolta a dx lungo via Parmense e la SP 56 che consente di raggiungere il forte Centrale. Visitato il forte si ripercorre un tratto della SP 56 poi, mantenendo la dx, la SP 55 che costeggia il canale Fossaviva in direzione Ponteventuno, dove si svolta a sx e si prosegue fino alla località Serraglio. Superata la località Serraglio e attraversata la SP 57 si procede lungo via Santa Chiara fino alla rotatoria che incrocia la SS 420. Attraversata la rotatoria e si procede per un tratto lungo via Morante fino all'incrocio con la SS 10. Qui si svolta a dx in direzione di Mantova; al primo incrocio, svoltando a sx lungo via Francesca si può raggiungere la frazione Grazie, mentre dritto si prosegue in direzione di Mantova. Presso la località Quattro Venti, dopo il canale Osone Nuovo, svoltando a dx lungo via dei Toscani è possibile raggiungere la frazione di Montanara; dritto si prosegue invece in direzione di Mantova. Superato il semaforo degli Angeli si svolta a sx lungo via dell'Aldriga e al termine della strada asfaltata sulla sx si accede alla pista ciclabile che si snoda in buona parte su tracciato sterrato lungo la riva del lago Superiore fino alla località Belfiore dove si ricongiunge alla viabilità ordinaria in via Pascoli che, percorsa per intero, consente di immettersi alla pista ciclabile del circuito urbano (ciclovia 1d) in direzione di Cittadella. Si procede quindi fino alla darsena del circolo sportivo Canottieri Mincio, la si costeggia percorrendo interamente via Santa Maria Nuova; si svolta a dx per via San Giovanni Bono e attraversata la ferrovia subito a dx lungo via San Michele ove al suo termine il sottopassaggio permette di raggiungere nuovamente piazza Porta Giulia.

Si consiglia un equipaggiamento adeguato alla lunghezza e al tipo d'itinerario. Lungo il tratto sterrato compreso tra il sottopassaggio di via Brennero e l'incrocio con via Guerra si segnalano alcuni passaggi da percorrere con bicicletta a mano. Possibili lavori nel tratto Grazie - Angeli.
Approfondimenti
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